In questo articolo ti consiglio un’abitudine che serve ad avere più energia. E’ tanto semplice quanto tremendamente efficace. La recupero direttamente dall’ultimo libro di uno dei coach americani più importanti, Brendon Burchard. Si intitola Le Abitudini per l’Altra Prestazione, ed è un testo veramente notevole. Si tratta di un vero e proprio manuale, scritto in modo chiaro e scorrevole ma senza facilonerie e ha all’interno tantissimi esercizi pratici.
Frutto di anni di studi e di sperimentazioni, in questo libro Burchard mette in chiaro quali sono le 6 abitudini fondamentali che accomunano i cosiddetti High Performers, e che dovrebbero essere applicate da chiunque voglia ottenere un successo duraturo nella propria vita. E’ sicuramente uno dei cinque migliori libri che ho letto sulla crescita personale.
Il secondo capitolo si intitola Generare Energia e comprende l’abitudine che ti consiglio oggi. Già dal titolo, puoi notare che Burchard non parla di ‘avere’ più energia, bensì di “generare energia”.
Per quale motivo?
Semplicemente perché l’energia non si acquisisce dall’esterno. Non è qualcosa che si ha o non si ha. Vedere la questione in questi termini è un errore concettuale…
L’energia è al nostro interno, anzi è qualcosa che noi siamo. Il problema fondamentale sta nella sua gestione.
(Leggi anche Energia Mentale: come ricaricarla grazie allo smartphone)
Se la gestiamo al meglio, ne generiamo di più… se la gestiamo male, ne generiamo poca. Molto semplice. La stanchezza che proviamo è causata da una cattiva gestione delle nostre fonti energetiche interiori.
Si tratta dunque di portare in superficie l’energia che si muove nelle nostre profondità per utilizzarla nel modo più efficace. Contemporaneamente, dobbiamo evitare di disperderla in attività dannose e/o inutili.
Perché è così importante la corretta gestione dell’energia e la capacità di generarla?
Ce lo spiega direttamente Brendon…
“Vi accorgerete che l’energia non è soltanto un fattore fisico, come credono in molti. Anche la lucidità mentale e le emozioni positive hanno la loro importanza. […] Un basso livello di energia non soltanto danneggia l’alta prestazione in generale, ma pervade ogni aspetto della vostra vita. Siete meno felici. Non volete affrontare sfide impegnative. Vi sentite surclassati da tutti. La fiducia in voi stessi vi abbandona. Mangiate male. Ingrassate. […] Ovviamente esiste anche una soluzione. Accrescete la vostra energia e migliorerete tutti questi aspetti.”
Nel capitolo in questione, così come in tutto il libro, ci sono tantissime indicazioni da mettere in pratica. L’abitudine che ti suggerisco qui è la più semplice, ma forse anche la più efficace.
Il concetto che vi sta alla base è quello di transizione. Per transizione si intende ogni momento di passaggio tra un’attività e un’altra, ogni ‘ponte’ che collega le varie aree della nostra vita e i momenti della giornata.
“La gente perde ogni giorno una quantità impressionante di concentrazione, volontà ed energia emotiva perché non è in grado di gestire a dovere le transizioni.”
La strategia per migliorare la gestione di queste transizioni è molto semplice e andrebbe applicata il più possibile.
L’indicazione fondamentale è la seguente:
“Rilascia la tensione e stabilisci un’intenzione.”
Di che si tratta, nel concreto?
Bisogna concedersi una pausa di circa un minuto ogni volta che passiamo da un’attività a quella successiva.
Ecco cosa fare nel dettaglio:
Prima di iniziare un’attività diversa da quella appena conclusa, siediti in posizione comoda.
Chiudi gli occhi.
Ripeti dentro di te la parola “rilascia” più e più volte, abbandonando la tensione da tutto il corpo…
Una volta rilasciata la tensione, stabilisci un’intenzione. Devi cioè decidere consapevolmente come vuoi affrontare la tua prossima attività. Chiediti che tipo di energia vuoi metterci, come puoi svolgerla nel modo migliore possibile, come puoi goderti al massimo il processo e ottenere un risultato eccellente ecc…
Si tratta di una sorta di meditazione istantanea che deve essere svolta con grande concentrazione e portata avanti con costanza ogni giorno. Spesso sottovalutiamo le pratiche più semplici, ma sono quelle che garantiscono i risultati migliori. La differenza fondamentale sta nel quanto costantemente le applichiamo.
Perché questa tecnica funziona?
Perché siamo soliti trascinare tensione, energia negativa, pesantezze e preoccupazioni, da una attività a quella successiva. Lo facciamo tutti e lo facciamo quasi sempre.
Inoltre nelle transizioni non è solo l’attività in sé che cambia, ma anche la nostra identità. In alcuni momenti siamo soli con noi stessi, in altri siamo con il partner, con i figli, in altri ancora con i colleghi di lavoro, poi con gli amici ecc… A seconda delle situazioni e delle persone con cui ci troviamo, entra in campo un “io” diverso. Lavorare al computer, giocare con i figli, passare una serata con amici, fare l’amore con il proprio partner… sono attività completamente diverse, che richiedono un’energia differente.
Cambiamo più ruoli durante tutta la giornata e per essere eccellenti in ciò che facciamo, dobbiamo separarli l’uno dall’altro. Così facendo, ogni ruolo avrà la massima energia disponibile e non sarà influenzato da quello precedente, dai suoi doveri e dalle sue tensioni. In altre parole, si tratta di vivere il momento presente senza inquinarlo con pensieri riguardo al passato. Anche se si tratta di qualche minuto fa, il passato è sempre passato e come tale non esiste, se non nella tua mente ed è proprio nella mente che devi fare spazio.
Questa abitudine ti aiuta a sintonizzarti sul presente e a viverlo nel miglior modo possibile, con tutta l’energia di cui hai bisogno a tua disposizione.
Ho provato subito questa tecnica e sono circa due mesi che la utilizzo.
Poco da dire, funziona. Ho iniziato a testarla a giorni alterni, per verificare la differenza tra le volte in cui la applicavo e le volte in cui non lo facevo. Sia l’energia che generavo, sia la concentrazione che mettevo nelle varie attività, ne risentivano in modo strabiliante. Meno distrazioni, meno stress, più serenità, più efficienza.
Come sempre, ti invito a sperimentare la sua validità in prima persona. E’ il solo modo per comprenderne la forza.
Ci si vede Oltre…
Giulio
P.S. Condividi questo articolo se credi possa essere utile ad altre persone.
Se sei interessato al libro di Brendon Burchard, Le Abitudini per l’Alta Prestazione, puoi acquistarlo su Macrolibrarsi e su Il Giardino Dei Libri.
Se vuoi acquistare il libro, fallo dai link che trovi qui… Così facendo sarai di sostegno al blog, perché guadagnerò una piccola percentuale dal tuo acquisto. Per te ovviamente il prezzo sarà uguale.
Puoi anche fare una donazione qui.