Oggi
C’è una guerra in corso, invisibile per chi non ha occhi. Il campo di battaglia è la tua mente. L’oggetto della contesa è la tua attenzione.
Sei circondato da stimoli… stimoli ovunque. In tasca, per strada, nei negozi, in macchina, appesi alle pareti.
Qual è lo stimolo che tieni in tasca? Bè pensavo te ne fossi accorto… quell’oggetto di forma rettangolare, piatto, da cui escono luci e suoni. Si chiama smartphone giusto? E’ il più potente buco nero in cui la tua attenzione viene calamitata e inghiottita. Guardati intorno, sembra di assistere a un vero e proprio incantesimo. Aspetta, forse è davvero un incantesimo.
Togli ogni filtro, togli ogni nome a ciò che vedi… cosa rimane?
Teste basse, sguardi che vengono catturati da invisibili ragnatele elettromagnetiche. L’umanità è soggiogata da delle luci che escono da delle superfici rettangolari.
Cazzo, vuoi dirmi che non te ne eri accorto?
La guerra per la tua attenzione non si combatte con armi da fuoco, ma con sonniferi elettronici ad alta tecnologia.
Come dimenticare poi la buona vecchia televisione, con il mai fuori moda allarmismo dei telegiornali?
“Il terrorismo! La crisi! Lo spread! Il prezzo della benzina! La nuova micidiale influenza! La zanzara killer! Winnie the Pooh si stanca di essere buono e uccide una vecchietta!”
La tua mente viene riempita incessantemente di segnali di pericolo, di allarmi. Si tratta di un vero e proprio processo di ipnosi... e pensare che la gran parte delle persone guarda il telegiornale mentre mangia, condendo il cibo con abbondanti dosi di ansia e paura. La situazione è schizofrenica: mentre sei al sicuro sotto un tetto e davanti a un piatto di pasta, ti viene continuamente ripetuto un messaggio fondamentale…Sei in pericolo.
“Mi passi il sale?”
Sovraccarico
Ti sei accorto di cosa ti succede quando ricevi troppi stimoli contemporaneamente?
Per esempio quando passi troppo tempo a scorrere la bacheca di Facebook… o quando cerchi dei prodotti da acquistare su Amazon e ti perdi nelle centinaia di offerte che il sito ti propone.
Qual è l’effetto? Perdonami, uso un termine tecnico…
Rincoglionimento acuto. Sperimentato più volte, lo ammetto.
Ti senti confuso, frastornato, poco lucido, e la cosa interessante è che stai davvero diventando più stupido… L’effetto è sia nel breve ( il rincoglionimento acuto ) sia nel lungo termine. Questo sovraccarico di stimoli e informazioni causa un’indebolimento delle aree cerebrali che presiedono alla capacità di restare concentrati.
Il tuo cervello viene reso più debole e più fragile, perché è fatto per concentrarsi su una cosa alla volta. Con troppe informazioni contemporaneamente si intasa e alla lunga si danneggia. La tua attenzione si abbassa giorno dopo giorno e questo ti fa essere un miglior consumatore, più stupido e più manipolabile.
Devo chiarire una cosa prima di continuare.
Non possiamo eliminare le tecnologie digitali dalla nostra vita. O meglio, possiamo farlo, pena la totale esclusione da pressoché ogni area della società. O vai su una montagna in Tibet o resti qui e combatti, e a volte bisogna utilizzare le stesse armi. Io sto scrivendo sulla tastiera di un computer, tu probabilmente stai leggendo dallo schermo di uno smartphone.
Questo è il gioco e le regole del gioco vanno seguite. Con qualche sana eccezione ovviamente.
I device digitali sono degli strumenti potentissimi e hanno una forza che può essere usata sia per addormentare le coscienze che per divulgare consapevolezza e informazioni realmente utili.
Il compito consiste nell’essere noi a dominare loro e far sì che non che avvenga il contrario.
Chiuso l’excursus.
Quali sono gli effetti di una ridotta capacità di attenzione e concentrazione? Lo hanno verificato le neuroscienze. Le zone del cervello denominate pre-frontali sono le aree in cui “si trovano” attenzione e concentrazione. Sono le stesse aree cerebrali che presiedono a facoltà come l’autocontrollo e la volontà.
Una bassa capacità di restare concentrati e di prestare attenzione comporta un basso livello di autocontrollo e di volontà. Attenzione e autocontrollo vanno a braccetto, nel bene e nel male. Basta fare 2+2 a questo punto…
“Una persona con una spiccata capacità di resistere alle tentazioni e di rimanere concentrato non è un buon consumatore. […] Disallenamento della volontà e sovraccarico di stimoli e distrazioni disattivano le aree pre-frontali. Ciò significa creare individui che cedono volentieri alle tentazioni, si tratti di inviti all’acquisto d’impulso o, in una visione catastrofica e pessimistica, ma non troppo lontana dal vero, a esprimere una scelta elettorale.”
Il sovraccarico di stimoli è un veleno che uccide lentamente le tue più nobili facoltà cerebrali. Così avviene con gli smartphone e i social network, ma anche con la televisione, che è un medium con troppe informazioni simultanee per il nostro cervello. Cito ancora Trabucchi in merito ( il suo libro Tecniche di Resistenza Interiore è straordinario… l’ho citato anche in Che senso ha la depressione? ).
“E’ come se la mente si ritrovasse ‘disarmata’ e ‘ipnotizzata: a un tratto diventa meno consapevole di ciò che gli sta succedendo. E’ anche più influenzabile e manipolabile.”
E’ un vero e proprio lavaggio del cervello di massa. La cosa tragica è che tante persone ( sempre meno per fortuna ) credono che i telegiornali raccontino la realtà oggettiva dei fatti. Poi ‘pensano’ pure di avere una propria opinione sulla realtà delle cose, mentre in realtà stanno ripetendo i comandi ipnotici che hanno ricevuto. Sembra che l’essere umano sia stato trasformato in un ibrido pecora-pappagallo, neanche fossimo in un film di fantascienza di serie Z.
Domani
L’attenzione è una funzione della coscienza che sottovalutiamo ( la releghiamo quasi esclusivamente alla scuola e allo studio ) ma in realtà è un fattore che incide tantissimo sulla qualità delle emozioni, dei pensieri, della salute fisica… della vita a tutto tondo.
Ecco perché dovresti smettere di indebolirla con quello smartphone.
In proposito ecco cosa dice il neuroscienziato Manfred Spitzer nel suo libro più celebre, dall’emblematico titolo Demenza Digitale, che ognuno di noi dovrebbe leggere (genitori e giovani in particolare)…
“I media digitali hanno un elevato potenziale di dipendenza e sul lungo periodo danneggiano l’organismo (stress, insonnia, sovrappeso, con tutti i danni collaterali del caso) e soprattutto la mente. Il cervello avvizzisce, lo stress distrugge i neuroni e le cellule appena nate non sopravvivvono perché non vengono utilizzate.
La demenza digitale si caratterizza sostanzialmente per la crescente incapacità di utilizzare e di controllare appieno le prestazioni mentali, ossia di pensare, volere, agire, di sapere che cosa accade e, in ultima analisi, chi siamo. Si instaura così un circolo vizioso di perdita di controllo, progressivo declino mentale e fisico, decadenza sociale, isolamento, stress e depressione; la qualità della vita ne risulta limitata e a volte subentra una morte precoce.”
Il finale della citazione è forte, forse un pò esagerato… o forse no. Sarà solo il tempo a dirlo. Fra qualche decina di anni vedremo l’effetto a medio-lungo termine dell’utilizzo di massa delle nuove tecnologie, smartphone in particolare.
So che può sembrare un’eternità, ma il primo Iphone, a tutti gli effetti il primo smartphone, è stato messo sul mercato USA nel 2007. Sono passati solo undici anni… Mica un secolo. Sembra che, se si considera tutta la storia dell’umanità, smarphone e tablet siano state le invenzioni più rapidamente adottate in massa ( sono venuto a conoscenza di questo fatto da un altro gran testo dallo sguardo critico e lucido, intitolato Tecnologie Radicali, del professor Adam Greenfield ).
Ci sono generazioni intere che stanno crescendo già dall’infanzia a pane e smartphone e non possiamo sapere come saranno da adulte. Gli effetti a breve termine li vediamo tutti i giorni, ma quelli sul lungo periodo sono tutti da scoprire. A vedere come siamo messi adesso, non ci sarà molto da ridere… O forse si, saranno risate ebeti da dementi digitali, perfetti consumatori col cervello bruciato e capacità mentali basilari compromesse.
Siamo in guerra, ogni giorno. Dobbiamo restare vigili e difenderci. A questo punto non mi resta che dirti un’ultima cosa:
Fai attenzione.
Ci si vede Oltre…
Giulio
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I libri che ho citato in questo articolo sono:
Pietro Trabucchi, Tecniche di Resistenza Interiore ( Lo trovi su Macrolibrarsi e Il Giardino Dei Libri )
Manfred Spitzer, Demenza Digitale ( Lo trovi su Macrolibrarsi e Il Giardino Dei Libri )
Adam Greenfield, Tecnologie Radicali ( Lo trovi su Ibs )
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