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Il legame nascosto tra Attenzione e Forza di Volontà

In questo articolo esploriamo il legame nascosto che unisce l’attenzione e la forza di volontà.

Perché ‘nascosto’? Perché solitamente tendiamo a considerare l’attenzione come una funzione puramente intellettuale, che ci è utile per studiare, leggere, imparare qualcosa di nuovo… Qualcosa di importante, ma solo in alcuni ambiti ristretti.

Per il resto… l’attenzione è estremamente sottovalutata.

In realtà, la capacità di attenzione è qualcosa di fondamentale: ha un impatto molto potente sulla qualità della nostra vita.

Te lo spiego proprio analizzando come è collegata alla forza di volontà, alla disciplina e all’autocontrollo.

Accenno alla questione in altri articoli, ma in questo voglio approfondirla ulteriormente, perché ritengo che sia qualcosa di veramente essenziale, su cui sorvoliamo troppo facilmente, soprattutto oggi, nell’era della distrazione.

Io Osservo -> Io Scelgo ciò che è giusto

Quando parlo di attenzione, intendo qualcosa di ampio e generale. Ci sono infatti diversi tipi di attenzione, a seconda di ciò che stiamo facendo (ascoltare chi parla, svolgere un compito manuale, leggere un libro…).

In questo articolo ci riferiamo all’attenzione in quanto sinonimo di Consapevolezza.

Consapevolezza di ciò che accade al nostro interno. Per accorgerti in modo cosciente di quello che succede nel tuo corpo e nella tua mente, devi essere attento, sveglio, presente.

Devi avere gli occhi aperti. Essere pronto a cogliere ogni segnale il più rapidamente possibile.

Infatti, l’Attenzione di cui parlo, afferma: “Io Osservo”.

Per Volontà invece, intendo la capacità di disciplinarsi, di darsi degli obiettivi chiari, di scegliere con cura ciò che è più giusto fare e poi seguirlo con costanza. Non parlo delle piccole volontà egoistiche e infantili – che tutti abbiamo –, ma della Volontà della nostra parte più profonda, dell’anima. Una Volontà che non è altro che la capacità di autocontrollo, cioè di gestire quelle piccole volontà che ci abitano.

Questa Volontà afferma: “Io Scelgo ciò che è giusto, Io Voglio“.

Attenzione e Volontà nel cervello

Nel cervello, Attenzione e Volontà “si trovano” nello stesso luogo. Risiedono entrambe nell’area prefrontale, che si attiva quando chiamiamo in causa una di queste due facoltà (o le loro sorelle concentrazione, disciplina, motivazione…).

Di conseguenza, quando esercito l’Attenzione, sto in un certo senso attivando anche la Volontà e viceversa. Più alleno queste funzioni, più la zona prefrontale cresce e aumenta le sue connessioni. Proprio come un muscolo, allenandola si rinforza.

Questa dinamica vale anche al contrario: quando faccio qualcosa che debilita la mia Attenzione (il multitasking ad esempio), perde forza tutta l’area prefrontale, quindi indebolisco anche la mia forza di Volontà… e viceversa.

(Leggi anche Come smartphone e social danneggiano la tua forza di volontà)

Nel bene e nel male, Attenzione e Volontà si autoalimentano. La forza dell’una è proporzionale alla forza dell’altra.

Entriamo più in profondità nella Volontà

La forza di Volontà è la voce del nostro Re interiore. E’ il Sovrano, la figura che dovrebbe governare il nostro mondo interno. Se questo Sovrano è forte, viene rispettato e seguito dai suoi sudditi (le altre voci interiori, le piccole volontà, i vari ‘io’)… altrimenti no.

Il Sovrano deve essere capace di ascoltare il suo popolo, per capire come guidarlo. Deve essere consapevole dei bisogni dei sudditi e diventare abile nel distinguere le richieste che gli giungono.

Quando vuole prendere una decisione importante, il Sovrano dovrebbe ascoltare il suo popolo ed i suoi consiglieri… ma dovrebbe soprattutto essere in grado di capire chi seguire e chi no.

Dovrebbe sapere che alcune delle voci dei sudditi potrebbero portare in rovina tutto il regno.

Ad esempio i cattivi consiglieri, cioè i nostri pensieri sabotanti, vogliono schiavizzare la Volontà del Sovrano, far prevalere i loro egoismi… e hanno gioco facile se il Sovrano è debole e incapace di far sentire la propria voce.

Quando il Sovrano è debole non è capace di scegliere ciò che è giusto.

E quando è debole il Sovrano?

Quando perde la capacità di ascoltare con Attenzione le volontà del popolo. Quando perde la propria Consapevolezza. In quel momento perde la forza di distinguere le voci che arrivano alle sue orecchie.

Attenzione fiacca -> basso livello di Consapevolezza -> scarsa Volontà

Come faccio a governare il mio mondo interiore, se non mi rendo neanche conto di cosa sta succedendo là dentro? Se non sono vigile, all’erta, pronto per accorgermi di ogni segnale?

Per disciplinarci e governarci, cioè per scegliere ciò che è più giusto per noi ed il nostro regno interiore in un dato momento, dobbiamo diventare capaci di osservarci dall’alto, dall’esterno. Dobbiamo vigilare con Attenzione.

Osservando dall’esterno i nostri pensieri, le nostre emozioni, i nostri impulsi fisici, possiamo gradualmente capire cosa sia giusto seguire e cosa no. Possiamo sviluppare la Consapevolezza e, in seguito, affermare l’Io Voglio del Sovrano.

In altre parole…

più siamo attenti/consapevoli/presenti, più riusciamo a osservarci, più riusciamo a governarci, più è forte la nostra Volontà.

E più è forte la nostra Volontà, più è ricca la nostra vita.

Il legame nascosto tra Attenzione e Volontà è dunque una questione di essere schiavi oppure sovrani. Se non sei attento e non sei consapevole di ciò che accade nella tua mente, diventi schiavo di pensieri sabotanti, cattivi consiglieri, voci che ti premiano e poi ti pugnalano alle spalle.

Facciamo un esempio…

Vuoi iniziare a fare attività fisica ogni giorno. Decidi di correre tutte le mattine. Sei carico a palla.

Carico a palla, si, ma per i primi due giorni.

Poi iniziano a farsi sentire i cattivi consiglieri… i pensieri che vogliono impedirti di cambiare.

non ho voglia” … “oggi piove” … “dormo ancora 20 minuti” … “tanto non riuscirò mai a rimettermi in forma” … “dai riposati” …

Se segui questi consigli che, tra parentesi, scambi per la tua stessa voce… cosa accade?

Non vai più a correre; ti senti in colpa; la tua autostima crolla… crolla il castello. Il regno è in grave pericolo.

E i cattivi consiglieri? Che fine hanno fatto? Potresti pensare che, una volta fatto il loro ingrato compito, siano andati via.

E invece…

vedi, non porti mai a termine le cose” … “anche questa volta non ce l’ho fatta, lo sapevo” … “la prossima volta non ci provo neanche” …

Le pugnalate.

(Ovviamente è un esempio molto generico; ogni singola esperienza è diversa, ma l’importante è che sia chiaro il messaggio di base)

Il problema di tutta questa storia è proprio il credere di essere quei pensieri, quei cattivi consiglieri. Che in altre parole significa non riuscire a vederli da fuori, dall’alto; rimanere schiavi e non diventare Re.

Senza Attenzione/Consapevolezza, il Sovrano non si accorge neanche che a parlare sono i consiglieri malvagi. Pensa che quei suggerimenti provengano dalla sua stessa voce.

Invece qual è la prospettiva del Sovrano maturo?

Allenandosi nello sviluppare la Consapevolezza, il Sovrano maturo riesce a osservare da fuori, ad avere una visione d’insieme e accorgersi delle cattive intenzioni dei consiglieri sabotanti. Che nel frattempo non si sono fermati, anzi continuano nei loro tentativi.

Ma il Sovrano maturo ha un’arma in più: la sua Attenzione, la Consapevolezza.

Ed è capace di cogliere sul fatto i cattivi consiglieri… e dirgli:

si grazie, ma io so cosa è giusto fare… Io Scelgo ciò che è giusto per il regno

Sovrano consapevole. Volontà dell’Anima. Leadership Spirituale.

In altri termini, per sviluppare la forza di Volontà, dobbiamo sviluppare la Consapevolezza e l’Attenzione. Dobbiamo gradualmente imparare ad osservare dall’esterno le emozioni ed i pensieri, per renderci conto che non siamo noi. Sono voci che vanno e vengono, ma siamo noi a dover mantenere il comando, siamo noi i Re e la nostra regalità è data da quanto siamo consapevoli e capaci di osservarci con distacco.

Non dittatori autoritari, bensì Sovrani autorevoli e consapevoli

Il Sovrano maturo non è un dittatore autoritario, ma è autorevole e consapevole. Ascolta tutti con Attenzione, ma ha la capacità di mettere ognuno al suo posto e di seguire la strada migliore per il prosperare del regno interiore.

Tutto questo grazie alla la forza spirituale di essere i Re della propria esistenza; grazie alla ferma decisione di smettere di essere schiavi di quei pensieri che credevamo essere noi stessi e che ci impedivano di cambiare.

Potete controllare le cose di cui siete consapevoli; quelle di cui non siete coscienti controllano voi. Si è sempre schiavi di ciò di cui non si è consapevoli. Quando se ne prende coscienza, ci si libera da esse. Sono ancora lì, ma non vi coinvolgono, non vi controllano, non vi schiavizzano. Ecco la differenza.”

Anthony De Mello, Messaggio per un’Aquila che si crede un Pollo

Diventare i Sovrani di se stessi è un processo, un’avventura interiore che dura una vita intera. Se ci hai fatto caso, ho usato parole come “allenare, diventare, maturare, gradualmente”… Attenzione, Consapevolezza e Volontà si sviluppano nel tempo, un passo alla volta.

Ricordatelo. E non demordere.

Ci si vede Oltre…

Giulio

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Ti consiglio:

  • Questo articolo sulla forza di volontà, di Mauro Scardovelli (trovi i suoi libri su Il Giardino dei Libri)
  • Il Video Corso di Salvatore Brizzi sulla Leadership Spirituale
Video Corso - Leadership Spirituale
  • Questo frammento de ‘Il Signore degli Anelli-Le Due Torri’, in cui Gandalf (la Consapevolezza), risveglia il Re Theoden, eliminando i cattivi consiglieri (interiori ed esteriori). Dopo aver riacquisito la Consapevolezza, Re Thedoen impugna la sua spada, simbolo di Forza e Volontà.

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