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L’unica domanda che conta – Come essere felici… oppure no

C’è una sola domanda che conta, da fare a se stessi e agli altri. Quando le altre persone ci raccontano i loro successi, i loro progetti, le loro conquiste, possiamo restarne affascinati o meno. Possiamo provare sentimenti di invidia o ammirazione. Possiamo credere a ciò che ci viene raccontato, oppure possiamo non farlo. In ogni caso, la cosa più importante è una sola ed è nell’unica domanda che ha un reale senso sopra tutto il resto.

Sei felice?”

Una domanda semplice, all’apparenza banale… ma rispondere può essere complicato e soprattutto non scontato.

Innanzitutto dovremmo chiederci cosa voglia davvero dire felicità e per rispondere dobbiamo prima capire che cosa non è. Complici i messaggi distorti che ci vengono trapiantati nel cervello dalla società, tendiamo a credere che la felicità sia eccitazione, emozioni forti, fibrillazione, euforia. Non è così… quella è solo una faccia della medaglia, ma non è la felicità reale. Dall’altro lato troviamo tristezza, depressione, rabbia, perché le emozioni sono come elastici, procedono a ondate, fanno su e giù in continuazione.

Quando proviamo un’emozione, sia essa euforia, rabbia o depressione, è come se si creasse in noi un buco che poi deve essere riempito dalla manifestazione contraria di quella emozione: piacere/dispiacere.”

Salvatore Brizzi, Risveglio

Se quella fosse felicità reale, allora basterebbero le droghe. I tossicodipendenti sarebbero le persone più felici del pianeta! Curioso però che le droghe funzionino esattamente secondo il principio che abbiamo appena visto, detto anche Legge di Compensazione. Cosa succede quando l’effetto svanisce? Come ci si sente il mattino dopo? “Ogni volta che termina l’effetto della droga la realtà appare ancora più brutta.”

Ecco che la nostra domanda diventa, per essere più completa:

Sei felice per davvero? Sei profondamente felice nella tua vita?”

Dalla risposta possiamo capire tanto. Facciamo un esempio.

Mettiamo caso che tu stia seguendo uno scrittore/motivatore, che ti sprona a imitarlo, a fare come lui per creare una vita di successo. Come fare per capire se i suoi consigli sono validi? Fagli l’unica domanda che conta e pretendi una risposta reale, non scontata, oppure chiediti “Questa persona è profondamente felice?”

Da una persona realmente felice e realizzata arrivano consigli affidabili, perché muovono da una fonte interiore stabile, sicura, amorevole. Quindi non conta tanto il suggerimento pratico, che importa fino a un certo punto. La cosa fondamentale è la sorgente, l’energia che viene mossa da quella persona. Seguiresti i consigli di vita di qualcuno che non è realmente felice?

La felicità si costruisce giorno dopo giorno, ma si sperimenta nell’istante presente, in ogni singolo attimo di vita. Dobbiamo allenarci per tornare alla felicità. Crediamo che la felicità debba arrivare nel futuro, solo dopo che avremo questo o quest’altro. Le illusioni della nostra società si basano su questo semplice ma ingannevole principio, su questa incomprensione di fondo. La nostra insoddisfazione viene costantemente alimentata ed è il modo in cui siamo manipolati ogni giorno.

Pensa all’ultima cosa in cui hai riposto le tue speranze di felicità…

…una relazione, un traguardo, un acquisto. Una volta ottenuto hai provato un brivido probabilmente, un senso di soddisfazione.

“Finalmente…”

E poi? E adesso? Quel vuoto si è riempito? La tua felicità si è realizzata? O speri che si trovi nel prossimo obiettivo futuro?

La felicità, la serenità, la libertà, la pace, possono essere solamente qui, adesso. Non si trovano in superficie, infatti non dipendono da ciò che accade all’esterno. Altrimenti sono illusioni. Basta un soffio di vento e crolla tutto.

Non c’è salvezza nel tempo. Non puoi essere libero nel futuro. La Presenza è la chiave per la libertà, perciò puoi essere libero solo adesso.”

Eckhart Tolle, Il Potere di Adesso

Fatti la domanda: “sono realmente felice?” Vedrai che la risposta non è scontata. Se ascolti la mente cadi in trappola, perché comincia a fare un infinito elenco di motivi per cui non lo dovresti essere. Inizia a raccontarti cosa ti manca, cosa ancora non hai fatto, cosa hanno gli altri e tu no…

Per avere una risposta affidabile, puoi solamente scendere in profondità dentro te stesso, dentro il corpo, ascoltando il cuore, respirando profondamente.

Ti riporto un esempio personale, accaduto circa un anno fa

Si tratta di una conversazione avuta con un mio caro amico. Non ci vedevamo da mesi e mentre ci raccontavamo a vicenda le nostre attività del periodo, lui mi fa esattamente la domanda che conta: “sei felice?”

Gli ho risposto: “dipende, a che parte di me stesso lo chiedi?…”

In che senso?” mi ha chiesto incuriosito.

Se lo chiedi alla mia mente, alla superficie, potrei dirti di si come potrei dirti di no e non cambierebbe molto. Anzi, la risposta della mente sarebbe un no, seguito da varie motivazioni. La mente trova facilmente motivi per cui non essere felice. E poi, la vita è fatta di oscillazioni continue… se ti basi su ciò che accade nella tua vita esternamente non potrai mai realizzare una felicità duratura.”

Mi guardava e non capivo se volesse continuare ad ascoltarmi oppure scappare via. A quel punto mi è venuto in mente un esempio, un fatto accaduto un’oretta prima della nostra chiacchierata, di una banalità quasi sconcertante, ma assolutamente chiaro per capire ciò che intendevo.

Pensa ad esempio ai giocatori della Juventus. Esattamente una settimana fa stavano festeggiando la vittoria dello scudetto. Erano felici, giusto?

Immagino di si.”

Bene. Però un’ora fa circa hanno perso la finale di Champions League. Un gigantesco sogno che si infrange contro la cruda realtà. Come credi che si sentano adesso?

Non c’è stato bisogno di aggiungere altro, aveva capito ciò che volevo dire. Gli esempi più semplici possono spiegare meglio di mille parole.

Dove si trova la nostra felicità? Potrai mai essere felice davvero, basandoti su ciò che ti accade, su ciò che hai, su ciò che vinci, su ciò che conquisti?

Volete essere felici? La felicità ininterrotta non ha cause. La vera felicità non ha cause. Voi non potete rendermi felice, non siete la mia felicità. Se chiedete alla persona che si è svegliata: ‘Perché sei felice?’ lei risponde: ‘Perché no’?”

Anthony De Mello, Messaggio per un’Aquila che si crede un Pollo

Ci si vede Oltre…

Giulio – Risveglio Digitale

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In questo articolo ho citato:

Salvatore Brizzi, Risveglio ( lo trovi su Macrolibrarsi e su Il Giardino dei Libri )

Eckhart Tolle, Il Potere di Adesso ( lo trovi su Macrolibrarsi e su Il Giardino dei Libri )

Anthony De Mello, Messaggio per un’Aquila che si crede un Pollo ( lo trovi su Macrolibrarsi e su Il Giardino dei Libri )

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1 commento su “L’unica domanda che conta – Come essere felici… oppure no”

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