“Ci si ingozza come bestie, parlando del niente e del nulla, mentre da una superficie rettangolare, appesa in un angolo in alto, escono luci e suoni che raccontano di tragedie e di morti. Il dramma è rimarcato in ogni singola parola, nei toni carichi di ansia e violenza… il sonno impera sulle teste ciondolanti. La folla è folle, è cieca, non è consapevole di ciò di cui si sta invisibilmente nutrendo. L’Essere sembra non esserci.”
Nella hall dell’albergo qualcuno gioca a carte e ride, si gira per un istante verso il televisore e commenta distrattamente le terribili notizie… Qualcun altro tiene in mano lo smartphone. L’anima gli viene prosciugata dagli occhi.
Questo è l’aberrante scenario della condizione umana.
Un uomo, solo e in silenzio, è l’unico ad accorgersi di tutto ciò… come folgorato da un’intuizione superiore. Cosa può fare? Cosa deve fare?
Continua a prendere rapidamente appunti sul suo taccuino.
“Gli occhi ti vengono aperti con una forza delicata dalla coscienza che emerge, d’un tratto noti tutto e non sfugge nulla, in una pace vigile e tremendamente lucida.
Abbiamo tubi invisibili collegati alle orecchie, da cui il male e la sofferenza entrano in noi, mentre ci anestetizziamo in mille modi diversi.
Il folle che si riconosce tale può rinsavire, colui che si crede sano è destinato a svanire, ma non lo ricorda perché fa paura, è tremendo… perché l’animale che abita vibra violentemente alla sola idea della morte.
Il folle che rinsavisce può aiutare gli altri?
Non dimenticare il bruciore che i tuoi occhi hanno provato la prima volta che hai visto la realtà.”
Nasconde il taccuino e la penna in fretta, come si accorgesse di aver fatto qualcosa di sbagliato, come se fosse colpevole. Qualcuno ne nota la stranezza e lo fissa. Lui si alza e si allontana con una certa fretta, dirigendosi verso la sua stanza.
Apre la porta e si butta sul letto ma gli occhi restano sbarrati e il sonno tarda a raggiungerlo. La Verità ha un sapore che non è facile mandare via…
Resta in silenzio. Tra circa un’ora crollerà.
Il mattino dopo, probabilmente, si alzerà dal letto nuovamente addormentato, come tutti gli altri, come coloro che osservava nella hall dell’albergo… Ma nulla sarà come prima, perché la Verità ha piantato un seme nel suo cuore.
E dalla Verità non si può tornare indietro.
Ci si vede Oltre…
Giulio – Risveglio Digitale
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