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Se morissi domani, che messaggio lasceresti al mondo?

Grazie al web ai social network abbiamo un’occasione straordinaria, mai avuta prima nella storia dell’umanità: comunicare potenzialmente con tutto il mondo (lo so non scopro l’acqua calda, abbi pazienza).

Tant’è che, se volessi lasciare un messaggio al mondo prima della tua dipartita, potresti farlo.

Dunque, che cosa diresti al mondo intero, se avessi la certezza di morire domani?

Aspetta aspetta, se ti sono arrivate risposte automatiche e veloci, non sono quelle che cerchiamo.

(Il mio messaggio di oggi è nella seconda parte dell’articolo, ma non avere fretta. Se in questo momento hai poco tempo, leggi questo articolo in un momento di calma, così da poterne trarre beneficio il più possibile)

Ti chiedo di immergerti in questa possibile situazione

A cosa penseresti se davvero morissi domani? Cosa considereresti davvero importante, cosa ti dispiacerebbe lasciare più di ogni altra cosa? Quali sensazioni proveresti?

Entra in questa ipotetica realtà: la certezza che il tuo tempo sta per finire e non si tratta di anni o di mesi, ma di ore. Minuti. Prendi piena consapevolezza della fragilità della vita, della precarietà assoluta che ci accompagna per mano in ogni istante.

Immagina, ascolta cosa ti si muove dentro.

Rifletti profondamente.

Ecco, forse ci siamo.

Ti ripeto ancora la domanda: che messaggio lasceresti al mondo, se avessi la certezza di morire domani?

Faresti sapere cosa hai mangiato per cena? Diresti quanto ti sta sulle palle Tizio Caio? Ti lamenteresti della politica? Tutto può essere, ma non credo.

Riflettici ancora. Profondamente, ancora.

Ce l’hai?

Quello è il tuo messaggio. E’ ciò che conta.

Condividilo nei commenti se ti va.

Il mio messaggio

Il mio messaggio, oggi, è proprio questo. Ricordati che devi morire. Non c’è tanto altro da sapere. Da qui segue tutto il resto, da qui tutto trova un senso.

In altre parole… vuoi sentirti davvero vivo?

Ricordati che devi morire, ricorda che così come sei nato, te ne andrai… e non sai quando. Ci si immagina forse di morire di vecchiaia e per tanti è così. Ma non è detto che sia così per tutti. Questa è l’unica certezza.

La morte non tiene conto degli anni. Non sai in quale momento essa ti aspetti; perciò aspettala in ogni momento.”*

Se vuoi seguirmi in questo piccolo grande viaggio, continua a leggere, altrimenti chiudi l’articolo.

Bene.

Se vuoi sentirti vivo, se vuoi davvero apprezzare la vita, se vuoi smetterla immediatamente di farti mille domande e mille problemi… entra adesso nella piena consapevolezza del fatto che devi morire. Un giorno te ne andrai, un giorno ce ne andremo, un giorno i nostri corpi torneranno alla terra.

Se vuoi scoprire te stesso, devi entrare in questa dimensione. Devi sentire interiormente la certezza che te ne andrai e la certezza che non sai quando sarà il giorno. Non lo sa nessuno.

Che cosa senti dentro? Cosa si muove? Dove?

Con questo sentire, con questa consapevolezza che sperimenti interiormente… quali sono le cose veramente importanti? Quante sono?

Che cosa avresti dovuto fare, ma che non hai fatto?

In cosa hai perso il tuo prezioso tempo… per nulla?

Hai goduto della vita, l’hai apprezzata fino in fondo… o te la sei lasciata scivolare via, senza quasi accorgertene?

Cosa stai facendo ora? Che cosa stai facendo della tua vita?

Guardati intorno. Cosa vedi? Ci sono persone intorno a te? Sappi che tutto se ne andrà un domani. Tutto ciò che dai per scontato… le persone che ami – tutte – un giorno ti diranno addio, perché o se ne andranno prima loro o te ne andrai prima tu.

Ricordalo. E vivi di conseguenza. Vivi con questa consapevolezza, che nasce nello stomaco ed esplode nel petto.

Queste parole sono un richiamo, un invito, un ricordarsi. Un ricordarsi che ce ne andremo, non c’è nulla che tenga!

Facciamo finta di dimenticarlo, per non impazzire forse. Ma è così. E non si può scappare.

Siamo nati per un combattimento senza scampo.”**

Viviamo le nostre vite come se fossimo immortali in superficie, ma dentro, nelle nostre profondità, vive uno straordinario terrore.

Io ti invito ad immergerti in quella paura. Ti invito a sperimentarla dentro, a fare un passo nel buio, nel vuoto.

Non è facile, non lo è per niente. Lo so bene.

Ti ricordo che non stai morendo davvero, stai “solo” entrando dentro di te, dentro la tua paura che è la madre di tutte le altre… Quindi coraggio, fai quel passo ed entra in quell’oscuro terrore.

Ti assicuro che, se lo farai con reale coraggio e davvero in profondità, dopo il brivido iniziale, dopo che ti sentirai nel vuoto più assoluto, un’enorme gioia sgorgherà dal profondo. Arriverà un’ospite che tutti noi bramiamo e invitiamo, ma senza poi aprirle davvero la porta.

Arriverà la pace. La chiarezza.

Arriverà finalmente la Vita, ti sentirai realmente Vivo.

Abituati a pensare alla morte. Chi dice questo invita a pensare alla libertà.“*

Tutto ciò che non conta verrà spazzato via e resterà solo l’essenziale, solo ciò che è realmente importante. Tutte quelle cazzate in cui perdevi il tuo tempo e la tua vita scompariranno, almeno per qualche istante.

Fai attenzione a cosa emerge. Perché sei Tu.

Ci si vede Oltre…

Giulio – Risveglio Digitale

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Ho citato Seneca, 26esima* e 37esima* lettera a Lucilio.

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