Quando parlo dell’uso/abuso che facciamo dei social network e del web in generale, qualcuno arriva sempre con una frase tipo…
“In fondo basta solo un po’ di buon senso per non usarli troppo!”
Ecco, colgo l’occasione per dirlo: questo NON è vero. Il “buon senso” NON basta.
N.B. Quando parlo di abuso, NON mi riferisco ad un abuso patologico (vedi hikikomori ecc.). Mi riferisco a ciò che accade spesso e “normalmente” ad ognuno di noi: perdere troppo tempo ed energia stando online più del dovuto!
E perché il buon senso non basta?
Il motivo è semplice.
Sopravvalutiamo la nostra razionalità e ci consideriamo esseri dotati di “buon senso”… quando in realtà siamo governati per almeno il 90% da automatismi e meccanismi INCONSCI.
Vallo a spiegare all’inconscio, il buon senso.
Vallo a spiegare alle parti arcaiche del nostro cervello! Quelle parti a cui interessa solo sopravvivere e che quindi sono in perenne ricerca di informazioni potenzialmente decisive per la sopravvivenza stessa. Soprattutto in periodi di forte stress come quello che stiamo vivendo.
Di fronte alla paura, all’incertezza, all’ansia… il buon senso va a farsi benedire!
Sono l’unico che in questi giorni si è ubriacato di notizie e aggiornamenti sulla situazione che stiamo vivendo?
Ah, l’hai fatto anche tu?
Perché continuiamo a leggere le news?
Continuiamo a leggere le notizie perché nella nostra mente continuano a balenare domande come…
E se fosse successo qualcosa di terribile? E se la situazione fosse peggiorata? E se trovassi un articolo che mi dia speranza e mi faccia sentire meglio?…
La parte arcaica del nostro cervello è in cerca di risposte a queste domande. Risposte che ritiene – a torto o ragione – decisive per la sopravvivenza…
Vai a parlare di “buon senso” all’istinto di sopravvivenza, poi fammi sapere che cosa ti risponde!
Ti ha risposto? Ah, ti ha mandato a… leggere le ultime news?
Social network e corsa sfrenata alle news – 3 fattori decisivi
I social network presentano 3 fattori decisivi che alimentano questa rincorsa alla notizia:
il Pilota Automatico
la Quantità
la Velocità
il Pilota Automatico
L’esistenza del Pilota Automatico è uno dei motivi per cui i social sono entrati nelle nostre vite… e non ne sono più usciti!
Le funzioni dei social infatti, si basano su alcuni principi della psicologia comportamentale e hanno l’obiettivo di mantenerci online più tempo possibile.
(se vuoi approfondire leggi La Guerra per l’Attenzione pt.2)
Questo è il motivo per cui ogni 5 minuti prendiamo lo smartphone in mano.
Col tempo e la ripetizione abbiamo creato un’abitudine meccanica, un automatismo che bypassa la razionalità… Ed il problema è che questo Pilota Automatico si è ritorto contro di noi!
In che senso? Puoi capirlo proprio osservando ciò che sta accadendo in questi giorni.
Ogni volta che entriamo online per leggere le ultime news, ne usciamo più stressati e ansiosi… ma nonostante tutto continuiamo a farlo, proprio perché il Pilota Automatico entra in azione!
Il Pilota Automatico fa ciò che è stato programmato a fare… e anche lui se ne frega del cosiddetto “buon senso”! Segue l’abitudine meccanica e, in questa particolare situazione che stiamo vivendo, segue anche i comandi del cervello arcaico a cui interessa solo la sopravvivenza.
Velocità
Basta cliccare ogni pochi minuti per ricaricare il proprio feed sui social e compaiono nuove notizie, aggiornamenti, opinioni, interviste, pareri su ciò che sta accadendo. Il buon senso e la razionalità hanno bisogno di tempo. Il Pilota Automatico, invece, si ciba di rapidità, vuole saperne di più, ed in fretta.
Quantità
Non solo le notizie si susseguono velocemente, ma ogni giorno possiamo trovare migliaia di nuovi articoli, post, video… Il web è pressoché infinito! E gli algoritmi che governano i social sanno benissimo come proporci quelli che riceveranno la nostra attenzione, i nostri click, il nostro tempo.
Ma allora non devo tenermi informato? No, non è questo che intendo
Informarsi è giusto.
N.B: per “informarsi” non intendo certo i tg o i quotidiani. Intendo fonti alternative come ad esempio ByoBlu.
Ma dobbiamo darci dei limiti. Soprattutto in una situazione così grande come quella che stiamo vivendo e su cui non abbiamo alcun controllo diretto.
Concentriamoci piuttosto su ciò su cui abbiamo un controllo diretto. Le nostre azioni.
Come rimanere sereni…
…ed evitare di passare ogni singolo minuto della nostra giornata nell’ansia scatenata dagli ultimi aggiornamenti online?
Una possibile soluzione è quella di creare alcuni “spazi sacri” nella nostra giornata, per dedicarci a qualcosa che ci dia piacere, ci faccia star bene e che arricchisca la nostra vita. Leggere un bel libro, ascoltare della musica, scrivere poesie, esprimere gratitudine, fare lavori in casa… non lo so, vedi tu! Di tempo dovresti averne un po’ di più adesso, giusto?
L’importante è che sia qualcosa che ti faccia staccare per qualche ora dalla psicosi collettiva e faccia attivare le altre parti del cervello, quelle legate alla serenità, al piacere, alla creatività, alla VITA. E la VITA di cui parlo NON ha niente a che fare con la sopravvivenza.
Per concludere, se passi troppo tempo online e vuoi migliorare la situazione, anche per dedicarti a qualche “spazio sacro” quotidiano, lo dicevo all’inizio: il semplice “buon senso” NON basta! Devi giocare di anticipo! Altrimenti il Pilota Automatico avrà sempre la meglio sui tuoi buoni propositi e sulla tua serenità…
Ci si vede Oltre…
Giulio – Risveglio Digitale
P.S. Se credi che questo articolo possa essere utile ad altre persone… condividilo!